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Condividiamo la passione per l’auto e la sua storia

Carabilia.it è il sito dove puoi acquistare le opere d’arte di Carla Manfredini che celebrano la storia delle quattro ruote.

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Chi siamo

Carabilia nasce per dare una vetrina speciale ad una grande passione senza tempo, in cui la storia dell’automobile incontra l’arte. Come accade con i dipinti di Carla Manfredini, ex-designer, pittrice e artista eclettica, testimone di un’epoca d’oro. Opere delle quali qui è possibile acquistare delle riproduzioni.

L’artista

«La natura mi ha dato un dono meraviglioso, il talento artistico. Un regalo che ha segnato il mio destino».

Carla Manfredini nasce a Reggio Emilia alla fine degli Anni 40. La famiglia, e in modo particolare il padre, un militare, pur avendole impartito un’educazione rigida, la incoraggiano a coltivare la sua indole estrosa.

Trasferitasi a Torino, studia all’Accademia delle Belle Arti, dove si esprime dipingendo stoffa, ceramica, legno, tela e metallo. Crea le famose bambole “Pigotte” che l’Unicef utilizza per la raccolta di fondi benefici, si cimenta nel campo della moda, dell’arredamento e della fotografia.

Nel 1968, appena ventenne, viene assunta al Centro Stile Fiat, dove scopre l’amore per l’auto che la accompagnerà per i 37 anni della sua carriera lavorativa e anche dopo.

L’artista

«La natura mi ha dato un dono meraviglioso, il talento artistico. Un regalo che ha segnato il mio destino».

Carla Manfredini nasce a Reggio Emilia alla fine degli Anni 40. La famiglia, e in modo particolare il padre, un militare, pur avendole impartito un’educazione rigida, la incoraggiano a coltivare la sua indole estrosa.

Trasferitasi a Torino, studia all’Accademia delle Belle Arti, dove si esprime dipingendo stoffa, ceramica, legno, tela e metallo. Crea le famose bambole “Pigotte” che l’Unicef utilizza per la raccolta di fondi benefici, si cimenta nel campo della moda, dell’arredamento e della fotografia.

Nel 1968, appena ventenne, viene assunta al Centro Stile Fiat, dove scopre l’amore per l’auto che la accompagnerà per i 37 anni della sua carriera lavorativa e anche dopo.

Le opere

Sono ben 80 i quadri raffiguranti automobili d’epoca realizzati da Carla Manfredini negli anni del suo lavoro al Centro Stile.

Catturata dal fascino del passato, annovera tra i suoi soggetti preferiti auto prodotte tra il 1889 e il 1963, tra cui le prime Fiat, Peugeot, De Dion-Bouton, le piccole Citroën, grandi americane come Cadillac, Packard e Duesenberg, spider inglesi come MG, Aston Martin e Jaguar, e poi ancora Fiat “Topolino” in varie versioni, le eleganti Lancia, le prime Ferrari, la celebrata Cisitalia 202, le veloci Alfa Romeo e Bugatti, le lussuose Mercedes.

Ogni vettura è ritratta con maestria in pose che fondono staticità e movimento attraverso sapienti colpi di luce per metterne in risalto forme e volumi, e trasportare il visitatore in un’epoca lontana.

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Come acquistare

Per acquistare le copie delle opere di Carla Manfredini basta cliccare sul link che trovate al fondo della pagina sotto le anteprime di alcune delle opere realizzate.

Si tratta soltanto di alcuni esempi della grande varietà di soggetti ritratti. Sulla piattaforma di vendita online trovate il catalogo completo, che in futuro potrà essere arricchiti con altri articoli.

I nostri articoli

Su Carabilia.it è possibile acquistare le riproduzioni dei quadri originali di Carla Manfredini. Ogni copia è numerata e autografata dall’artista e fornita con o senza cornice.

PEUGEOT 2½ C.V. - 1894

L'esemplare fu costruito in Italia, montando pezzi originali importati dalla Francia, ad opera delle Officine Costruzioni Meccaniche di Saronno.

PEUGEOT 2½ C.V. - 1894

Il motore era un Daimler posteriore, con due cilindri a V di 1.206 cc, con 2½ CV di potenza a 4.000 giri e un cambio a quattro marce più retromarcia. Questa Peugeot fu messa in vendita in Italia a poco meno di L. 5000. Una vettura di questo tipo vinse, ex equo con la Panhard&Levassor, la Parigi-Rouen nella sua prima edizione.

ITALA 35/45 C.V. - 1907

È la vettura che fu usata dal principe Scipione Borghese e da Luigi Barzini per il famoso raid Pechino - Parigi.

ITALA 35/45 C.V. - 1907

Aveva un motore biblocco a quattro cilindri, di 7.433 cc, potenza di 45 CV a 1.250 giri e cambio a quattro marce più retromarcia. Il modello speciale attrezzato per il raid aveva due posti anteriori e uno tra i due serbatoi di benzina, capaci di 300 litri. I parafanghi in lamiera piatta erano smontabili, così da poter essere collocati sotto le ruote per superare tratti fangosi.

BUGATTI Mod. 48 - 1928

Questa elegante vettura di Bugatti fu comunemente conosciuta come "Petite Royale" perché riproduceva in una taglia ridotta la famosa T41 "Royale".

BUGATTI Mod. 48 - 1928

La Bugatti Mod. 48 fu la più grande e lussuosa automobile prodotta dal costruttore italo-francese. La “Model 48” aveva un motore a 8 cilindri di 5.300 cc., con una potenza di 130 CV a 4800 giri e raggiungeva una velocità massima di 140 km orari, un dato notevole per l’epoca.

FIAT 500 "Topolino" - 1936

Considerata la prima Fiat “moderna”, la celebre Fiat 500 fu prodotta nella prima serie in 46.000 unità. Soprannominata "Topolino".

FIAT 500 "Topolino" - 1936

Aveva un motore di 4 cilindri monoblocco verticale di 569 cc. La potenza era di 13 CV, il cambio a quattro velocità più retromarcia, la frizione monodisco guarnita a secco e la trasmissione ad albero cardanico. Il passo era di 2.0 metri, la vettura pesava, a vuoto, 535 kg e raggiungeva una velocità di 85 chilometri orari.

CISITALIA 202 - 1948

L'apparizione della Cisitalia, una vettura su meccanica Fiat, carrozzata da Pininfarina, segna una data importante nella storia dell'automobilismo italiano.

CISITALIA 202 - 1948

La linea della Cisitalia 202 fu capace di determinare un nuovo gusto e una nuova tendenza stilistica nella carrozzeria. Il modello 202 era una gran turismo con motore 4 cilindri di 1.090 cc e una potenza di 54 CV a 5.550 giri. Un esemplare è esposto al Museum of Modern Art di New York.

FERRARI 375 Berlinetta - 1953

Concepita per partecipare alla "Mille Miglia" del 1953, la 375 non ottenne i risultati sperati, ma conobbe una notevolissima fortuna al di là dell'Atlantico, negli Stati Uniti.

FERRARI 375 Berlinetta - 1953

Dopo un'eclatante vittoria alla 1000 km di Buenos Aires, la vettura venne soprannominata “la Ferrari americana". Dalle precedenti berlinette di 2 litri, la nuova serie si differenzia per il parafango posteriore rilevato sulla fiancata e per il diedro che la percorre.

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